Un ritorno a Taormina da vero “Generale”, come canta in un suo grande successo, nonostante il covid, le restrizioni, e un settore musicale che tenta di rialzarsi dopo essere stato in ginocchio per oltre un anno. Una serata particolare, sotto l’ornanizzazione di Puntoeacapo di Nuccio La Ferlita, con l’artista che ha dato il meglio di se, accompagnato da una splendida band, composta da Guido Guglielminetti (basso e contrabasso), Carlo Gaudiello (tastiere), Paolo Giovenchi (chitarre), Alessandro Valle (pedal steel guitar e mandolino, Primiano Di Biase (hammond) e Simone Talone (percussioni).rispolverando i suoi grandi successi, alcuni dei quali arrangiati con nuove sonorità per non fare notare lo scorrere degli anni. “Generale”, “Titanic”, “La Donna Cannone” e tanti altri brani, molti dei quali cantati anche dal pubblico, hanno fatto emozionare veramente il pubblico, affamato di svago e soprattutto di buona musica. Una serata che, dopo Emma, riporta il grande pubblico al Teatro di Taormina, con i posti limitati per mantenere il pubblico in sicurezza. Tutto è andato per il meglio, anche se ogni tanto qualche goccia di pioggia arrivava ma per fortuna senza creare problemi. Il settore musicale è stato il più penalizzato dalla pandemia, con assurde limitazioni per spettacoli e teatri che ancora oggi fatico a capire. Ad esempio, in una chiesa di 500 posti, la legge prevede che possano entrare oltre 100 persone, in un teatro chiuso di 2.000 posti, la legge prevede che possano essere occupati solo 200 posti, che giustamente non permettono la copertura del budget di spettacoli di medio livello. Inoltre, gli spettacoli con il pubblico sono stati gli ultimi a ripartire, forse anche grazie alla parziale riapertura degli stadi.
Ora vaccini e green pass dovrebbe aiutare questo settore, con la possibilità di dare accesso agli spettacoli chi è in regola coi vaccini o tamponi. Ma è necessario che la macchina spettacolo non si fermi più, che si permetta agli operatori di lavorare e soprattutto programmare con assoluta certezza. Se non si fà così i problemi saranno gravi, e molti spettacoli salteranno come appena avvenuto con L’indiegeno Fest, soppresso a pochi giorni dall’inizio per l’assoluta mancanza di certezze e di risposte da parte delle Istituzioni. La musica è vita, assistere ad un concerto lascia dentro di noi delle emozioni e delle positività necessarie per uscire dallo stress quotidiano, per questo è necessario continuare su questa strada, aiutando chi investe con progetti seri e di spessore. Ci attendono grandi concerti questa estate, con il ritorno della grande musica in Sicilia. Quello di De Gregori ed Emma è solo l’inizio di una estate che ci riporti alla normalità, lo meritiamo, dopo circa 17 mesi di vita stravolti. LUIGI SAITTA